Ricordo la prima volta che varcasti insieme ad Anna la porta della mia stanza. Con la delicatezza che ti ha sempre contraddistinto, attenta a non disturbare o essere inopportuna hai sempre agito mettendo avanti le emozioni degli altri. Una pelle di porcellana e due occhi sorridenti. Ecco questo mi colpì di te: in un attimo non ero più una paziente in una stanza asettica dell'Humanitas, ero con la mia dolce Anna , una vera amica, una sorella, il mio angelo che come tale anche in quel giorno era riuscita a farmi un dono speciale...TE Gaietta. Quando ti penso mi ricordo i momenti trascorsi insieme, i tuoi tanti interessi, la tua capacità nel ricercare la semplicità. Ricordo anche la tua fragilità che riuscivi a nascondere con particolare impegno. Mi hai dato tanto Gaietta prima ma ora ancor di più. Grazie di esserci.